Ilaria Zilli
Scoprire la complessità della natura dell’uomo, esplorare e definirne i diritti, capire in che modo l’arte può contribuire a preservarli. È lo splendido progetto Human Rights Pavilion, promosso in collaborazione con il Global Campus of Human Rights (la più importante rete universitaria in materia di diritti umani); la fondazione no-profit MOUTH (che riunisce arte, scienza e persone alla ricerca di un nuovo equilibrio sociale ed ecologico più costruttivo) e la Fondazione Berengo, che opera con lo scopo di dare nuova vita all’arte del vetro di Murano.
Arte e natura umana in continua evoluzione
Human Rights Pavilion è arte in continua evoluzione, a cura del celebre artista belga Koen Vanmechelen. In essa si presenta la natura come diritto umano e se ne valuta la salvaguardia nell’era dell’Antropocene, in cui l’impatto umano sulla geologia e gli ecosistemi terrestri ha raggiunto proporzioni critiche. L’opera di Vanmechelen è composta di materiali vivi e non: dal legno al marmo, dalla ceramica alle fotografie, ma anche installazioni di animali vivi, video messaggi, conversazioni private, dibattiti accademici ed incontri casuali.
Assieme a tante altre meravigliose opere, Human Rights Pavilion sarà quindi parte integrante di una delle più grandi esposizioni internazionali d’arte al mondo e che ogni anno attira a Venezia centinaia di migliaia di visitatori.
Dialoghi, Ambiente, Eredità
Il Padiglione si sviluppa all’interno di un progetto che si svolgerà in un periodo di 18 mesi, in differenti location ed è suddiviso in tre capitoli, tutti mirati a dare risalto alla filosofia di Vanmechelen: nessun organismo può sopravvivere da solo.
Il primo capitolo è dedicato ai Dialoghi. In esso Vanmechelen organizza incontri inaspettati e crea dialogo tra menti critiche provenienti da tutto il mondo, fino a far diventare arte le idee generate da questi incroci. Il secondo capitolo, Environment (Ambiente), presenta le idee nate dal primo e le trasforma in oggetti, arte multimediale ed illustrazioni.
Alla fine del 2020 i diversi input raccolti saranno consolidati dall’artista in Legacy (eredità), terzo capitolo rappresentato da un’unica opera, una memoria collettiva del nostro tempo, che sarà presentata all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, alla Commissione Europea e al Presidente e Curatore della 59^ edizione della Biennale d’Arte di Venezia, con l’invito a creare alla Biennale un unico grande Padiglione sovranazionale dei Diritti Umani.
Etica e amore per la natura: l’artista dietro l’opera
Conosciuto e stimato in tutto il mondo, l’artista contemporaneo Koen Vanmechelen opera là dove confluiscono arte, scienza, filosofia e coinvolgimento sociale. Concetti chiave della sua arte sono diversità, identità e non solo. Traspare nelle sue installazioni un grande impegno etico, un profondo amore per il pianeta e la ricerca di un futuro sostenibile per tutte le specie, aprendo prospettive su un futuro in cui non c’è sfruttamento della natura e gli uomini vivono in equilibrio con essa. A muoverlo un grande desiderio di cambiare il mondo, non di possederlo.
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